A volte usiamo capi d’abbigliamento senza renderci conto di tutti i loro dettagli e, se li notiamo, li usiamo senza chiederci spesso a cosa servono. Molto probabilmente in questo momento, è sulla tua camicia abbottonata preferita. Situato nella parte posteriore del collo o al centro dello sprone di qualsiasi camicia da uomo, questo piccolo dettaglio è più comunemente noto come locker loop e risale alla metà del 1900.
Nascita ed evoluzione dell’anello cucito dietro le camice
A differenza della maggior parte delle storie sull’origine dell’abbigliamento maschile, questo piccolo anello non risale all’abbigliamento militari. Questo dettaglio apparve per la prima volta sugli indumenti dei marinai della East Coast e la Marina durante la prima metà del 20° secolo negli Stati Uniti d’America. All’epoca le navi avevano spazi veramente limitati e non erano dotate di armadi normali come oggi bensì dei piccoli armadietti salvaspazio. Così le camice vennero cucite con anelli di tessuto che potevano essere appese ai ganci all’interno di questi piccoli armadietti. Appenderle in questo modo inoltre, aiutava anche a evitare che le camicie si stropicciassero.
Tra gli anni ’50 e ’60, l’azienda di abbigliamento GANT introdusse l’anello dietro alle camicie nella sua linea per la Yale University. Quello fu un passo importante e una rivoluzione per gli armadietti degli studenti, diventando uno status symbol per i grandi marchi.
L’usanza di produrre il ‘locker loop’, si diffuse anche per tutte le altre camicie da uomo, soprattutto quelle più ‘casual’. Successivamente il locker loop diventò utile anche per tutte le persone che dovevano cambiarsi nei spogliatoi delle palestre prima degli allenamenti. Ad oggi, la funzione dell’anello appare meno utile rispetto al passato, ma il ‘locker loop’ viene ancora cucito, come dettaglio di sartoria.
Con il passare degli anni quando il locker loop divenne sempre più utilizzato e assunse un altro significato. Divenne una moda per segnalare intenti romantici, e le ragazze spesso strappavano gli anelli dietro le camicie dei ragazzi per trascinarli in questo “loop”. I giovani più popolari erano sottoposti a tali manipolazioni così frequentemente che i loro ganci si spezzavano. Quando l’anello era intero, indicava impopolarità tra il sesso opposto e in questo modo alimento l’omofobia. Alcuni persone avrebbero addirittura tagliato del tutto i ganci per non creare storie.
Lo scopo dell’bottone dietro la camicia e l’asola orizzontale
Il bottone sul retro del colletto sarebbe apparso addirittura prima, negli anni ’90 del XIX secolo. Gli inventori di questo interessante dettaglio sono stati i designer “Brooks Brothers“, un’azienda specializzata in sartoria. Lo scopo del bottone era quello di tenere la cravatta ferma sotto il colletto. Grazie a un tale dettaglio, l’accessorio rimaneva fisso sotto il colletto e non usciva fuori.
Al giorno d’oggi, su alcuni modelli più costosi di camicie possiamo ancora trovare questi bottoni, ma poiché ormai poche persone indossano le cravatte, l’elemento ha solo uno scopo decorativo.
Un altro mistero delle camice è l’asola sotto il colletto, posta in orizzontale anziché in verticale come tutte le altre. La motivazione di questa cosa sembrerebbe essere dovuta ai bottoni che in quella zona sono più soggetti a uscire fuori, mentre con l’asola posizionata in modo verticale questo fenomeno accade molto raramente.