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giovedì, Maggio 16, 2024

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Perchè si chiamano fiori di Bach?

Per coloro che non lo sapevano, questi sono estratti floreali, che aiutano a migliorare il benessere interiore ed emotivo. La loro grande particolarità sta nel fatto che adulti, anziani, neonati, bambini e persino animali domestici, possono usarli. Nascono nel campo dell’erboristeria e rappresentano una delle soluzioni naturali più efficaci (e allo stesso tempo più innocue e delicate), per il trattamento dei disturbi emotivi. A causa della loro natura, sono adatti anche a persone con pharmacofobia… Ossia, che hanno paura di curarsi con farmaci convenzionali. Ma perché si chiamano fiori di Bach?

Non si tratta del famoso musicista. I fiori di Bach, sono rimedi floriterapeutici progettati dal medico Edward Bach.

I fiori di Bach non sono utili né per dimagrire, né per risolvere problemi strettamente legati al fisico. Queste gocce funzionano solo in caso di disturbi psichici ed emotivi come ansia, depressione, attacchi di panico e insonnia.

La preparazione che li rende unici

La preparazione di questi rimedi naturali, richiede processi lunghi e complessi.
Secondo il Dr. Bach, la raccolta dei fiori deve essere effettuata in condizioni di luce particolari e solo al mattino presto. I fiori devono, quindi, essere messi in un contenitore con acqua di sorgente e lasciati al sole. Ogni miscela contiene tutte le proprietà dei fiori con cui è stata creata e deve quindi essere somministrata, in base alla presenza di sintomi precisi e caratteristici.

Lo scopo principale dei fiori di Bach è quello di alleviare il disagio psicologico, che è alla base del sintomo fisico, in modo da ridurre quest’ultimo, come conseguenza diretta. Uno dei principi fondamentali di questo pensiero è l’idea che il corpo e la mente sono strettamente collegati tra loro, e quindi si condizionano l’un l’altro. Si può modificare così, un’emozione da negativa a positiva, e lo stato generale di benessere del corpo, può anche essere trasformato.

L’utilizzo dei fiori di Bach

I fiori di Bach stimolano il cambiamento. Non curano l’individuo, ma lo aiutano ad aumentare la sua forza e coscienza interiore. L’uso dei fiori di Bach, serve a conoscersi a fondo: infatti, esistono 38 diversi tipi di fiori e, scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, implica processi di autoanalisi e di profonda introspezione.

Queste miscele sono strumenti di supporto per le terapie di auto-guarigione. Sono quindi indispensabili e alternativi, per le persone che soffrono di farmacofobia. I fiori di Bach agiscono sulle paure, le insicurezze e le preoccupazioni personali e favoriscono il ritorno a una condizione iniziale di equilibrio interiore. Il loro compito è far emergere l’autostima e il coraggio del soggetto che le utilizza, aiutandolo così ad affrontare più serenamente le sfide che la vita gli propone ogni giorno.

I fiori di Bach lavorano anche sul carattere e sulla personalità dell’individuo. Sono utili a tutti coloro che vogliono cambiare consapevolmente il loro stato d’animo. Il loro utilizzo può quindi essere benefico, in caso di umore negativo e/o alterato come rabbia, stress, gelosia, ecc.

Dosaggio e somministrazione

Possiamo prendere i fiori di Bach da soli o mescolati tra loro, per creare miscele personalizzate.
I due momenti migliori per prendere i fiori di Bach sono al mattino, dopo il risveglio, e la sera prima di dormire.

Sono completamente privi di effetti collaterali e controindicazioni. Non causano allergie o assuefazione e non interferiscono con i normali trattamenti farmacologici. Non essendo farmaci convenzionali, non creano stati d’ansia nelle persone che soffrono di farmacofobia. Non è necessaria alcuna prescrizione medica per usarli, basta solo scegliere quali miscele utilizzare in base al proprio bisogno personale.

I fiori di Bach contengono solo acqua, estratti vegetali e piccole quantità di brandy. Non sono dannosi neanche in caso di sovradosaggio, ma è consigliato non superare le dosi e le quantità raccomandate. Soprattutto se si hanno patologie da abuso di alcol…
Inoltre, è possibile eliminare il poco alcol presente, semplicemente sottoponendo la miscela a una fonte di calore.

Grazie per aver letto con noi “Perchè si chiamano fiori di Bach?”

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