L’onicofagia, ovvero termine medico che indica il “vizio di mangiarsi il unghie“, è un disturbo molto diffuso. L’azione di mangiarsi le unghie è un comportamento frequente nei pre-adolescenti, anche se può interessare i bambini dall’età di 3 anni e alcuni adulti. Per un momento, non pensare più a quell’unghia che ti fa l’occhiolino o a quella piccola pellicina che sporge dal pollice. Se ti sembra difficile o impossibile, potresti essere interessato a uno studio pubblicato da un team di scienziati dell’Università di Montreal. Dunque perché ci mangiamo le unghie?
Le cause sono variabili, ma in generale si tratta di una situazione di stress o concentrazione. Questo può essere il caso sul lavoro, nella vita personale o anche in caso di astinenza dal fumo. L’importanza di queste diverse ragioni varia notevolmente a seconda dei sessi e delle età.
Le cause e le conseguenze dell’onicofagia
Nei bambini e negli adolescenti, quest’abitudine, può essere presa osservando i propri cari, sia a casa che a scuola. Le persone che sono spesso impazienti, che si annoiano rapidamente o provano frustrazione facilmente, sono più inclini a comportamenti come rosicchiarsi le unghie, strapparsi le ciglia o grattarsi la pelle, hanno scoperto i ricercatori.
Questo studio pubblicato sul Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, mostra che il perfezionismo è, spesso, all’origine di questo genere di problemi.
L’onicofigia è per lo più benigna, ma può causare micro lesioni cutanee che possono portare a infezioni locali, soprattutto quando l’unghia è rosicchiata fino alla radice delle falangi.
Essa comporta soprattutto ripercussioni sociali, poiché le persone colpite, hanno difficoltà a sopportare la vista delle mani danneggiate, il che può tradursi in condotte aggressive o in un isolamento dal mondo esterno, rafforzati dalla difficoltà di fermarsi o provare a smettere. La persona che si mangia le unghie, è spesso molto ansiosa, timida e introversa.
Come facciamo a smettere di mangiarci le unghie?
Poiché i bambini sono i più colpiti (25% dei pre-adolescenti), è necessario incoraggiarli a smettere, anche se nella maggior parte dei casi, si disfano di questa abitudine in età adulta.
Tuttavia, bisogna ben guardarsi dall’esercitare qualsiasi pressione su di loro. In effetti, questo porterebbe al risultato opposto e diventerebbero ancora più ossessionati dalle loro unghie.
Per farli smettere, se avete lo stesso problema, approfittatene per mostrare loro anche i vostri progressi. Altrimenti, fai attenzione a congratularti con loro, quando hanno successo. Non rimproverarli se non ci riescono, ma fare loro un’esposizione dei motivi per cui dovrebbero smettere (non è pulito, non è bello…). Per i pre-adolescenti, enfatizza il lato estetico se questi prestano attenzione.
In generale, è sufficiente seguire le seguenti regole, per sbarazzarsi di questa mania:
- Non mangiarsi mai le unghie, anche se solo per tagliarle. Farete tornare la cattiva abitudine.
- Idratarsi regolarmente le mani. Infatti, non è piacevole portare mani grasse alla bocca.
- Mettere uno smalto amaro per unghie (disponibile in farmacia).
- Masticare una gomma ti aiuterà a tenere occupata la bocca ed evitare di sgranocchiare le unghie. È inoltre possibile adottare una gestualità sostitutiva, ad esempio palpare i capelli o la penna, o utilizzare una palla antistress…
- Mettere una benda sull’unghia sofferente è poco estetico, ma eviterà di portarci a mangiarla ulteriormente e di rischiare un’infezione.
- Fare una bella manicure, indossare uno smalto a vostro gusto, o anche delle unghie finte (per le donne), può anche dissuadere per un po’.
- Si raccomanda anche di praticare un’attività sportiva per canalizzare l’aggressività e le angosce. Attività come la sofrologia, l’ipnosi, la meditazione o lo yoga, possono aiutare a rilassarti e non far passare lo stress sulle unghie.