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mercoledì, Dicembre 11, 2024

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Fa male bere una bevanda scaduta?

L’acqua e le bevande analcoliche, come le bevande gassate e i succhi di frutta, indicano sulla confezione la data di durata minima. Questo termine, è il tempo durante il quale il prodotto non altera le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali. È vero che ci sono alimenti che possiamo tranquillamente consumare anche oltre la data di scadenza… Ma che dire delle bevande scadute? Ci sono bevande per le quali possiamo evitare di preoccuparci della data di scadenza? La curiosità della giornata è… Fa male bere una bevanda scaduta?

L’acqua e le bevande non “scadono”.
In particolare, per le bevande il cui tasso alcolico è superiore al 10%, la legge non prevede alcun termine per il consumo del prodotto. L’etichetta delle bevande con contenuto alcolico inferiore al 10% indica solo la durata minima di conservazione. Questa data rappresenta il periodo in cui il prodotto, in buone condizioni di conservazione, non altera le sue proprietà nutrizionali e organolettiche, cioè gustative.

Non dimentichiamo però, che le bevande non conservate alla temperatura indicata sono comunque pericolose per la salute. Cerchiamo di capire meglio come distinguere questo limite, per le diverse bevande:

Succhi di frutta scaduti da mesi

I succhi di frutta hanno una durata di conservazione variabile ma piuttosto lunga, di circa 6-12 mesi. Si consiglia di rispettare la data di scadenza, soprattutto per quanto riguarda i succhi di frutta non pastorizzati.

E per il latte scaduto?

Il discorso dei succhi di frutta, vale anche per altre bevande, come il latte, per le quali è importante rispettare sempre la data di scadenza. Per la conservazione del latte, occorre distinguere il latte fresco dal latte a lunga conservazione.
Il primo deve essere conservato in frigorifero, immediatamente dopo l’acquisto. Si conserva, al massimo per 6 giorni, una volta aperto, si consiglia di utilizzarlo entro 48 ore. Dopo la data sull’etichetta, per motivi microbiologici (presenza di microrganismi) e quindi di sicurezza, non consumarlo. Il tempo di conservazione si dilata, ovviamente, per quello a lunga conservazione, che può essere conservato (chiuso) a temperatura ambiente, anche per due mesi.

Tè scaduto

Un altro discorso, è quello del tè con la classica bustina. Può conservarsi davvero a lungo e consumarsi anche oltre la data di scadenza, ma deve essere in buone condizioni e in un imballaggio ben sigillato. L’unico inconveniente che si può incontrare è che, invecchiando, il tè perda gradualmente il suo sapore e aroma.

Per quanto riguarda i tè preparati in bottiglia, l’etichetta reca l’indicazione “da consumare preferibilmente prima“. Ciò suggerisce un’approssimazione del periodo, in cui è meglio consumare la bevanda. Come tutti gli alimenti, è sempre meglio consumarli entro il periodo indicato, soprattutto se non si è sicuri della corretta conservazione del prodotto, ormai scaduto.

Bevande gassate scadute: cosa fare?

Nelle lattine o nelle confezioni di molte bibite, troverete l’indicazione “da consumare preferibilmente in“. Ciò significa che, se superiamo questo termine, la bevanda non diventa dannosa per la salute… Ma porterà gradualmente a un cambiamento delle sue caratteristiche.

La situazione è diversa se l’etichetta dice “da consumare prima“, come per alcuni tipi di bevande fresche. Se tale indicazione è presente, è meglio non bere la bevanda dopo la data di scadenza.

Grazie per aver letto con noi “Fa male bere una bevanda scaduta?”

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