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sabato, Luglio 27, 2024

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Quante varietà di pomodori esistono?

Secondo le statistiche, i pomodori sono tra gli alimenti più consumati in tutto il mondo, utilizzati in molteplice ricette. Che li usiamo per pizza, pasta al sugo, ketchup o insalate, il pomodoro non manca in nessuna cucina. Possiamo affermare che il pomodoro è uno dei componenti che ha reso famosa e immortale la cucina italiana in tutto il mondo. Sebbene venga coltivato in tutta la Terra, il pomodoro ha un luogo di origine totalmente inaspettato. Da dove vengono i pomodori e quante varietà esistono nel mondo?

Quante varietà di pomodori esistono?

Secondo gli ultimi dati, pare che su tutta la terra esistono ben 75mila tipologie di pomodoro riconosciute in tutto il mondo. Di queste, solamente 300 sono prodotte e vendute nel nostro paese.

In Italia, la distinzione di questo frutto avviene per le tre principali categorie in cui possiamo suddividere i pomodori esistenti:

  1. Pomodori a grappolo: come il pomodoro ciliegino, il pomodoro Pachino IGP, il Verneteca Sannita, presidio Slow Food campano, il datterino, il pizzutello, il Piccadilly, il piennolo del Vesuvio DOP, il Regina di Torre Canne, il pomodori di Manduria.
  2. Pomodori da insalata: come il costoluto, il Cuore di Bue, il pomodoro di Albenga, il pomodoro calabro di Belmonte, il Camone di Sardegna, il giallorosso di Crispiano, il Canestrino di Lucca.
  3. Pomodori da salsa e da conserve: tra i quali ricordiamo il pomodoro Re Umberto, il San Marzano DOP, il pomodoro Roma.

Nei tempi moderni, i pomodori presenti nei supermercati appartengono alla varietà che ha subito una crescita affrettata, essendo destinati a resistere al trasporto e allo stoccaggio più a lungo. La molteplicità delle varietà continua a crescere, perché anche nel caso degli agricoltori che coltivano pomodori in un ambiente naturale, si abituano a combinare diversi tipi.

Pomodori
Pomodoro a grappolo

Pomodoro, è un frutto o una verdura?

Sicuramente, ti sei posto questa domanda almeno una volta. Bene, nel caso in cui non lo sapessi già, da un punto di vista botanico, i pomodori sono frutti. Inoltre, nel 2001 l’Unione europea ha ufficialmente deciso che il pomodoro non è un vegetale, ma un frutto.

Da un punto di vista agricolo, il pomodoro rientra nella categoria dei frutti perché contiene semi che crescono dal fiore della pianta. Dal punto di vista alimentare, il pomodoro è vegetale perché viene utilizzato in piatti salati e la sua consistenza è più dura di quella di un frutto.

In particolare, i frutti appaiono e si sviluppano dal pestello di un fiore fecondato, e questo vale anche per i pomodori. Pertanto da un punto di vista botanico anche, le melanzane, i cetrioli e le zucchine sono frutti.

Origine dei pomodori

Inizialmente, il pomodoro era una pianta selvatica. Attualmente, il pomodoro è coltivato a livello internazionale ed è protagonista di tantissimi piatti fondamentali delle nostre tradizioni culinarie.

Il pomodoro è originario del Sud America, più precisamente da paesi come Bolivia, Ecuador e Perù.  Ancora oggi, il pomodoro selvatico cresce nelle profondità delle Ande, conservando un lato naturale di un alimento addomesticato dall’uomo.

È stato allevato dagli Aztechi e dagli Incas, e la prima varietà di pomodori era in realtà gialla. Il pomodoro arrivò all’attenzione del mondo con l’aiuto dei conquistadores iberici attorno al 1500 inizialmente in spagna.  Attraverso le navi coloniali spagnole, il pomodoro venne coltivato per la prima volta in Europa, in Spagna, Francia e Italia. Nel XV secolo viene anche portato all’attenzione della Cina, essendo considerato un “livido barbaro“.

Curiosità sui pomodori:

  • Sebbene la maggior parte di noi tenga i pomodori in frigo, sembra che non sia consigliabile farlo. Secondo gli specialisti, l’aria fredda nel frigorifero altera la loro consistenza. Quindi, al fine di preservare il loro gusto e le loro qualità, è consigliabile mantenere i pomodori a temperatura ambiente;
  • Può sembrare incredibile, ma le foglie e i gambi del pomodoro sono considerati velenosi. Questo è a causa del contenuto di atropina;
  • Nel XVII secolo si pensava che i pomodori fossero velenosi, questo perché alcuni nobili si ammalavano o addirittura morivano dopo averli mangiati. In seguito si è appreso che in realtà stavano morendo a causa dei vasi di lega e piombo in cui venivano serviti i pomodori, perché l’acidità formava una sostanza velenosa;
  • Il pomodoro più grande del mondo è stato coltivato negli Stati Uniti d’America. Il frutto pesava non meno di 3,5 chilogrammi ed è stato utilizzato per preparare spuntini per 21 persone;
  • La Cina è il più grande produttore di pomodori al mondo con 56.423.811 tonnellate di volume di produzione all’anno.

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