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lunedì, Ottobre 7, 2024

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Perché l’acqua in bottiglia scade?

Attualmente, la maggior parte delle bottiglie d’acqua vendute nel mondo hanno una data di scadenza sulla bottiglia. Questo a volte crea confusione e molte persone si chiedono se l’acqua sia ancora buona da bere dopo la data scritta sulla confezione oppure no? Precisiamo subito il fatto che l’acqua non scade mai, ma i composti chimici nella bottiglia di plastica possono entrare nell’acqua, cambiarne il sapore e rappresentare un pericolo per la nostra salute. 

Scadenza dell’acqua in bottiglia

Leggere l’etichetta di un alimento ci permette di conoscerne la composizione, i valori nutrizionali, la data entro cui è consigliato consumarlo e le modalità di conservazione per mantenerlo integro e sicuro. Essendo considerata un prodotto alimentare di consumo, l’acqua è soggetta alle leggi alimentari pubbliche che richiedono date di scadenza per tutti i prodotti in commercio.

Sebbene l’acqua stessa non scada, la confezione deve avere una data di scadenza. Uno dei primi regolamenti fu introdotto nel 1987, che stabiliva che qualsiasi prodotto alimentare confezionato non poteva avere una data di scadenza superiore ai due anni. Nel tempo, questa regola è diventata uno standard mondiale. Sebbene non sia possibile dire esattamente quando un’acqua non è più potabile, si presume che, lungo il suo percorso, il confezionamento dell’acqua possa essere esposto a vari fattori sfavorevoli.

Pertanto, se i consumatori si lamentano con la tutela dei consumatori che l’acqua in bottiglia ha un sapore stantio, i produttori potrebbero avere problemi se non hanno scritto queste date di scadenza. Ma il più delle volte, non è il fatto che queste acque in bottiglia scadono a renderle

scadenza-bottiglia-d'acqua
Scadenza bottiglia d’acqua

sgradevoli, è l’intero processo di produzione che attraversano.

La data che viene riportata sulle bottiglie, per molte persone è la data di scadenza dell’acqua, quando invece si tratta del TMC, il Termine Minimo di Conservazione. Se fosse la data di scadenza si userebbe “Da consumarsi entro la data …”, il TMC invece viene indicato con la frase “Da consumarsi preferibilmente entro la data …”.  La differenza viene fatta dalla parola “preferibilmente”, che sottolinea la realtà: l’acqua non scade. Quella che in realtà “scade” nel tempo è la bottiglia e il TMC ci indica entro quando possiamo consumare l’acqua che mantiene le sue caratteristiche chimico-fisiche nonostante le manipolazioni dell’uomo spesso non del tutto corrette.

Dal vetro alla plastica

Il materiale di plastica più utilizzato per imbottigliare l’acqua è di tipo PET. Ad oggi il vetro ed il PET sono i materiali più utilizzati per contenere l’acqua. Indubbiamente l’acqua in bottiglia di vetro, è molto meglio e ha un mantenimento diverso rispetto a quella nel PET, ma ha anche un prezzo elevato. Pertanto, la maggior parte di noi acquistiamo bottiglie di acqua minerale o naturale in plastica. Quest’ultima, per quanto sicura sia, contiene delle sostanze chimiche che a lungo andare possono finire nell’acqua soprattutto se le bottiglie si trovano a temperature elevate ed essere nocive per la salute dell’uomo.

Il pericolo più grande è quando la bottiglia d’acqua rimane nell’auto calda per diverse ore e inizia semplicemente a “bollire”. In queste condizioni, alcune sostanze nel contenitore di plastica come il BPA (bisfenolo A)  possono diffondersi nell’acqua, tali sostanze presentano un alto rischio di favorire l’insorgenza del cancro.

Curiosità sull’acqua:

  • L’acqua più pura del mondo si trova nel nord Europa, in Finlandia, un paese con una popolazione di oltre 5 milioni;
  • L’acqua più costosa del mondo viene venduta a Los Angeles e il suo prezzo è di 90 dollari a bottiglia. Si precisa che il contenitore è ricoperto di cristalli Swarovski;
  • Nell’Universo, l’acqua è la seconda molecola più abbondante dopo l’idrogeno gassoso;
  • Per un corpo sano, gli specialisti della salute raccomandano di bere 2 litri di acqua al giorno;
  • Un albero fornisce circa 265 litri di acqua per evaporazione;
  • Per produrre 1 chilogrammo di carne bovina sono necessari 11.500 litri di acqua;

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