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mercoledì, Dicembre 11, 2024

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Perché non possiamo farci il solletico da soli?

Il solletico è una delle sensazioni umane più piacevoli, che può causare risate incontrollabili. I genitori di solito fanno il solletico ai propri figli per farli stare bene e per farli giocare insieme. La cosa sorprendente è che chiunque può solleticare una persona, ma una persona da sola non può solleticare se stesso. Ciò è stato chiarito dopo diversi studi effettuati da un gruppo di ricercatori a Londra.

Perché una persona non può farsi il solletico?

Solleticare il proprio corpo è quasi impossibile. Il solletico si verifica quando qualcuno ti tocca leggermente in aree sensibili, come: la pianta dei piedi, le ascelle, la zona dello stomaco o le costole. Pertanto, la sensazione di risata si verifica perché il cervello è colto di sorpresa. Michael Brecht, ricercatore del Dipartimento di neuroscienze della Humboldt University di Berlino, ha eseguito un esperimento proprio sul perché non è possibile farsi il solletico da soli?

Per l’esperimento sono state selezionate 6 coppie divise in un “solleticatore” e una “vittima”. Le reazioni delle vittime sono state registrate con le videocamere ad alta definizione. Durante la prima fase il solleticatore si trovava dietro la vittima e doveva muoversi a sorpresa sulle zone del corpo indicate da un monitor. In media il tempo di reazione al solletico, in termini di cambio di espressione del volto e di frequenza della respirazione, è di circa 300 millisecondi.

Nella seconda fase, i solleticatori hanno eseguito esattamente le stesse cose della prima fase, solamente che le vittime si solleticavano da sole.

Si è notato che il solletico auto somministrato non ha portato ad alcun effetto, mentre ha ridotto notevolmente l’impatto di quello inferto dall’altra persona.

Possiamo quindi affermare che una persona non può solleticarsi da sola in quanto il cervello anticipa il movimento della mano e non viene colto di sorpresa. In questo modo prepara il corpo all’evento che sta per accadere. Ecco perché, ad esempio, non ti accorgi davvero se il tuo braccio sfrega contro il tuo fianco mentre cammini, ma saresti sorpreso se qualcun altro ti toccasse in modo simile. Se il nostro cervello non avesse la capacità di tenere traccia dei movimenti del nostro corpo e delle sensazioni che provocano, ci sentiremmo costantemente come se fossimo toccati e sarebbe difficile prestare attenzione a qualsiasi cosa.

Sorprendentemente, il solletico provoca risate, come se avessi sentito un’ottima battuta, anche se la sensazione non ti piace dopo un certo tempo. Quindi farsi il solletico è quasi impossibile, ma vale la pena provare, di tanto in tanto.

Perché ridiamo quando qualcuno ci fa il solletico?

Una cosa è certa: non è perché lo troviamo divertente. In effetti, molte persone trovano il solletico molto sgradevole. Allora perché ci fa ridere? Nel 1897, due psicologi, Stanley Hall e Arthur Alley trovano una distinzione tra due diversi tipi di solletico:

  • la gargalesi, forte solletico che produce risate, soprattutto prendendo di mira aree sensibili come le ascelle e lo stomaco;
  • la knismesi, che è causata da movimenti leggeri e tende a provocare una sensazione di prurito piuttosto che una risata.

Secondo gli studi di un gruppo di ricercatori dell’Università di Londra, ci sono due parti del cervello responsabili dell’interpretazione del solletico: la corteccia somatosensoriale, che è responsabile della percezione del tatto, e la corteccia cingolata anteriore, che elabora il piacere. Queste due aree del cervello attivano il sistema nervoso quando qualcosa o qualcuno ti fa il solletico.

Un altro studio fMRI ha mostrato che sia ridere per una battuta che ridere mentre si viene solleticati attivano un’area del cervello chiamata Rolandic Operculus, che controlla i movimenti facciali e le reazioni vocali ed emotive.

Alcune persone, ridono più delle altre, e tendono ad imitare il comportamento di chi provoca il solletico. Se questa ride, ride anche chi riceve il solletico. In certi casi, alcune persone sono così sensibili che ridono ancora prima di essere toccate. Altre invece addirittura, provano dolore se sottoposte a solletico.

Robert Provine, neuroscienziato presso l’ University of Maryland, e autore del libro del 2000 Laughter: A Scientific Investigation, afferma che la risata durante il solletico crea legami tra bambini e genitori.

“Quando le persone dicono che odiano essere solleticate e non c’è motivo per questo, dimenticano che è uno dei primi modi in cui madri e bambini comunicano”.

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