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sabato, Luglio 27, 2024

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Qual è l’origine del bacio alla francese?

Esistono tante tipologie di baci, baci che possono suscitare sensazioni diverse all’interno di un rapporto di coppia. Tra i vari tipi, il bacio alla francese è forse il più conosciuto e preferito dagli innamorati. Ma chi l’ha chiamato così e cosa ha a che fare con i francesi? Ebbene, va detto fin dall’inizio che i francesi non hanno inventato il bacio alla francese. 

Perché si chiama bacio alla francese?

Sembra che il bacio alla francese sia stato chiamato così dai soldati americani e britannici che hanno preso parte alle battaglie sul territorio francese nella Prima Guerra Mondiale. Nel corso della loro permanenza in Francia, avrebbero sentito l’espressione “baiser à la florentine”, ma la parola “florentine” l’avrebbero capita e riportata male usando la parola francese. Nasce così il bacio alla francese. Sebbene l’essere umano si baci da secoli, il termine bacio alla francese è relativamente nuovo, difatti fu intorno al 1923 che questa classificazione iniziò ad essere usata per descrivere baci appassionati, a bocca aperta e in cui le lingue di entrambe le persone suonano ruolo importante.

L’origine del bacio alla francese

kiss

A quanto pare, quello che gli anglosassoni chiamano “french kiss” è nato in Italia. Per la precisione a Firenze. Anche se sulla vicenda c’è una certa confusione. A confermare questa tesi, secondo gli storici sarebbe l’opera letteraria scritta tra il 1672 e il 1682:  un romanzo erotico Vénus dans le cloître, scritto da l’Abbé du Prat. All’interno del romanzo è presente l’espressione “baiser à la florentine” – “bacio alla fiorentina”. 

Nel 1866, il francese di nome Alfred Delvau, descrisse all’interno della sua opera “Dizionario della lingua erotica”, che bisogna differenziare il bacio alla francese da quello fiorentino. Secondo il francese infatti, se nel caso del bacio alla francese la lingua viene messa dal partner nella bocca dell’altro, nel caso del bacio fiorentino invece il movimento di amore si concretizzerebbe con uno sfioramento fra le labbra dei innamorati, senza coinvolgere per forza la lingua.

Quindi i francesi non hanno inventato “il bacio alla francese”. Inoltre, fino a poco tempo non avevano nemmeno una parola equivalente a questo termine nel dizionario. Solo nel 2014 il verbo “galocher”, che significa “baciare con la lingua”, è stato menzionato per la prima volta nel dizionario francese Le Petit Robert.

Curiosità sul bacio:

  • Esiste una scienza che studia l’arte del bacio, chiamata Filematologia;
  • Non tutte le persone si baciano. Ci sono tribù nel mondo che non praticano questa usanza e sono persino disgustate da questa azione. Quindi il 10% della popolazione adulta della Terra non ha mai sperimentato baci sulle labbra;
  • Nel corso della nostra vita, trascorriamo in media circa 2 settimane a baciarci;
  • Baciare brucia calorie. Così, un bacio di durata media brucia circa 3 calorie, mentre uno appassionato può bruciare 26 calorie;
  • Il bacio alla francese impegna 34 muscoli facciali;
  • Durante il bacio, trasferiamo circa 300 batteri diversi al nostro partner;
  • Nel Kama Sutra sono descritti oltre 30 tipi di baci;
  • Le endorfine rilasciate nel corpo durante il bacio hanno un effetto 200 volte più forte della morfina. Per questo si dice che il bacio sia la droga più potente a disposizione di chiunque;
  • Il bacio eschimese (sfregando il naso contro quello del partner) è solo un mito, un artificio cinematografico. Gli eschimesi non si baciano così nella vita reale.

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